L'Arco Etrusco
L'arco etrusco rappresenta un elemento architettonico fondamentale nella civiltà etrusca, derivato probabilmente da influenze orientali ma sviluppato in maniera originale. È un importante precursore dell'arco romano e ha giocato un ruolo significativo nell'evoluzione dell'architettura in Italia.
Caratteristiche principali:
- Struttura: L'arco etrusco è generalmente a tutto sesto, ovvero semicircolare. Costruito con conci di pietra squadrata (spesso tufo o travertino), disposti in maniera radiale per scaricare il peso sui piedritti.
- Funzione: Utilizzato principalmente come elemento strutturale per porte urbane, ponti, e sistemi di drenaggio. Permetteva di superare luci maggiori rispetto all'architrave, aprendo nuove possibilità architettoniche.
- Decorazione: Gli archi etruschi potevano essere decorati, sebbene in modo più sobrio rispetto a quelli romani. Si ritrovano spesso modanature semplici o elementi scultorei, in particolare teste o mascheroni in funzione apotropaica (per allontanare il male). Un esempio rilevante è l'Arco della Mandorla a Volterra.
- Influenza Romana: I romani appresero la tecnica costruttiva dell'arco dagli Etruschi, perfezionandola e utilizzandola su vasta scala per la costruzione di acquedotti, ponti, anfiteatri e altri edifici monumentali. L'utilizzo della malta cementizia permise ai romani di creare archi ancora più resistenti e duraturi.
Esempi notevoli:
In sintesi, l'arco etrusco rappresenta una tappa fondamentale nello sviluppo dell'architettura in Italia, ponte tra le influenze orientali e la maestosità delle costruzioni romane. Il suo studio permette di comprendere meglio le tecniche costruttive e l'ingegno degli Etruschi. Vedi https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Architettura%20etrusca